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Al CRO nella neve!

Come far diventare “indimenticabile” una classica uscita in MTB.

Ieri mattina, in barba a tutte le ormai catastrofiche previsioni meteo (smettiamola di guardare i siti nazionali di previsioni meteo), sono partito in MTB per farmi il classico giro PRAMARTINO – CRO’ e “pestare” un pò di neve…e direi che sono stato abbondantemente accontentato.

Parto in direzione Villar Perosa per salire al colle di Pramartino su asfalto, ed evitare così un bel pò di fango e trovare subito la neve…verso metà strada, in frazione Odriva, il tempo cambia bruscamente, scende la nebbia ed inizia una bella, quanto improvvisa, nevicata che imbianca completamente tutto…strada e paesaggio.

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Davanti a me solo le tracce del pandino del postino, ma a Pramartino le uniche impronte saranno solo le mie!

Da qui inizia lo sterrato che, con continui saliscendi, arriva al colle del Crò dopo circa una decina di km.

Dopo poche centinaia di metri si capisce che sarà dura! Prima di me è passato solamente un fuoristrada ed il resto della strada è completamente innevato dalla neve appena caduta.

Man mano che mi incammino nel bosco la neve sulla strada aumenta sempre più, saranno circa 10/15 cm, nessun problema se avessi la FAT BIKE, ma oggi è rimasta al BIKECAFE e sono uscito con la mia NINER che mostra tutti i limiti delle gomme normali su questa superficie. Scende anche la nebbia e la vista è ormai limitata da lei e dal fiato che, spinto in alto dal BUFF che mi copre il viso, appanna gli occhiali.

Mi fermo a metà strada per fare qualche foto e penso seriamente se non sia il caso di tornare indietro..ma no…continuo!

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Continuo a salire, e con me anche la neve…ad un certo punto sono costretto a percorrere un breve tratto a piedi…impossibile salire in MTB…e via… una breve corsetta per scaldare anche un pò i piedi. Per fortuna ero in posti a me ben noti, perchè per un momento mi è anche balzato in testa la classica preoccupazione del “e se rimango bloccato qui?“. Sapevo benissimo che ormai avevo superato il punto di non ritorno, quel punto in cui è più breve andare avanti che tornare indietro, che il Crò non era lontano, però ho potuto constatare come il vero limite delle classiche MTB sulla neve sia la discesa…non la salita. Ad ogni “increspatura” del terreno perdevo il controllo dell’anteriore con conseguente “gesto dell’aquila” per poter stare in piedi…via…si andava quasi più veloce in salita che in discesa.

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Finalmente arrivo al GPM di giornata…il Crò. Da li decido di tornare verso Pinerolo dalla strada asfaltata, molto ripida, che passa per il Talucco. Una passeggiata…non fosse per la nebbia in cui entro e che abbatte rapidamente la temperatura congelandomi dopo pochi minuti mani e piedi. Cerco di tornare il più velocemente a casa e di li a 20 minuti sono in casa.

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Questo racconto per dire come un classicissimo giro che tutti qui nella zona fanno e che io faccio tantissime volte l’anno si possa trasformare in un “epic ride” grazie a condizionamenti esterni che ne fanno una piccola impresa personale.

Quando è normale…è normale. Ed il normale non è degno di nota, ma basta una piccola “variazione sul tema” che rende il normale…straordinario 😉

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SSWC & RETROTEC

SSWC

Ovvero la Woodstock delle 2 ruote

Gli SSWC – single speed world championchip – sono i campionati del mondo singlespeed, ma non dovete immaginare la “serietà” di un classico campionato, bensì un raduno di coloratissimi e “fuori di testa” personaggi accomunati dalla passione e l’amore per il rapporto singolo, ossia le mtb singlespeed.

Quest’anno si sono tenuti qui da noi, in Italia, e per la precisione a Cogne, per cui era assolutamente un appuntamento imperdibile…bisognava per forza esserci.

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Così è stato…ed è stato uno spettacolo! Gli stranieri, soprattutto, hanno sfoggiato costumi incredibili, come incredibile è stata la sorpresa in partenza…dopo 500m fatti di corsa ci siamo trovati di fronte una barricata di ruote…le avevano staccate dalle nostre bici…e via…ognuno a cercare la propria ruota per rimontare la bici e partire.

A ogni ristoro poi, si era obbligati a fare “rifornimento” con una lattina di birra!

Non parliamo poi delle bici…alcune erano dei veri e propri gioielli…bici normali per un occhio inesperto, ma per gli addetti ai lavori veri capolavori artigianali come Jones, Blck Sheep, Retrotec, Indipendent Fabrication e altre.

La mia preferita e stata questa…una bellissima RETROTEC

retrotec

Io personalmente ho guidato una grandiosa Salsa El Mariachi in acciaio, forcella rigida e pneumatici 29×3.0. Fantastica e con una grande guidabilità.

SSWC_SALSA

 

E’ stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto riflettere molto…soprattutto sulla “serietà” e sullo “spirito competitivo” amatoriale…era un bel pò che non affrontavo una competizione con questo spirito, forse non l’ho mai fatto, ma devo dire che mi è proprio piaciuto…si si 😉

Alla prossima.

revelate design

PREPARATIVI DI VIAGGIO 2…BIKEPACKING by REVELATE DESIGN

BIKEPACKING by REVELATE DESIGN

L’opzione 2 per organizzare il bagaglio sulla mia bici da corsa, in vista del giro delle Repubbliche Marinare, è relativa alle borse dell’americana REVELATE DESIGN.

revelate design

Si tratta di borse che vengono applicate direttamente al telaio, senza necessità di accessori vari quali portapacchi ecc…,  sono sacche morbide che vengono inserite all’interno del triangolo principale del telaio, le frame bag, e al reggisella posteriore, la Viscacha.

REVELATE DESIGN VISCACHA

revelate design viscacha

Questa è la borsa per i grandi viaggi, testata sulle strade dei più duri e difficili trail come il Great Divide Tour e l’Iditarod, resistente all’acqua, al fango ed alla neve. Si aggancia al reggisella, anche in carbonio, ed alla sella.

Ha una capacità di carico che varia dai 6 ai 14 litri ed un peso di soli 400 gr.

REVELATE DESIGN FRAMEBAG

 revelate design framebag

Questa invece è la borsa da inserire all’interno del triangolo principale del telaio, attaccata al tubo orizzontale e costruita in modo da lasciare lo spazio per le 2 borracce.

Ha una capacità di circa 4 litri ed un peso di soli 250 gr.

I vantaggi di queste borse sono sicuramente la leggerezza e la praticità di poterle attaccare alla bici senza nient’altro che gli occhielli delle borse stesse.

A differenza delle borse Topeack invece bisogna dire che hanno meno capacità di “carico” ed un costo, purtroppo, superiore.

Potrei mantenere queste 2 borse e mettere al manubrio la borsa TOPEACK così da avere circa 25 litri di volume.

Mi piace però l’idea che il bauletto TOPEACK si possa sganciare e portare in giro come un tracolla…una sorta di valigetta.

Mah….adesso ci penso su bene 😉

 

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PREPARATIVI DI VIAGGIO 1…LO SPAZIO by TOPEACK

OK, è già il 2014…tra pochi mesi mi cimenterò in questo viaggio in giro per l’Italia per andare a toccare le antiche Repubbliche Marinare.

Non voglio essere super previdente ed organizzato, in fondo voglio farlo in modo “randagio”, però devo iniziare a pensare a dove mettere quelle poche cose che mi porterò dietro, quindi è il momento di iniziare a pensare al “bagaglio”.

La mia idea è avere una borsa al manubrio, una posteriore sottosella e una frame-bag.

Ho valutato un pò di prodotti ed ho in mente un paio di “stili” di bikepacking…TOPEACK STYLE e REVELATE DESIGN STYLE.

Ora elenco quelli della Topeack, un’azienda che mi piace molto…prodotti di qualità e prezzi non esagerati.

Per la borsa anteriore penso ad una Topeack Handlebar DryBag, Black 7.5 L Capacity/560 g impermeabile e con busta trasparente superiore dove mettere la road-map

topeack Handlebar DryBag

Per il posteriore ho diverse opzioni:

– Topeack DynaPack ™ DX

con circa 10 L di volume e con una semplice installazione

peso di 720 gr. e massima capacità di carico 4,5 kg

topeack dynapack

 

– TOPEACK  MTX TrunkBag DXP

22 L di volume con le borse laterali a scomparsa è sicuramente un “valigione” in cui però si può far stare un sacco di bagaglio.

Ha un peso di 1160 gr a cui si deve aggiungere il peso del supporto, erchè questa poggia su di un supporto, il MTX BeamRack (E-Type) che ha un peso di 680 gr e un limite di 9 kg.

Insomma, qui ho 1 kg abbondante in più ed una spesa maggiore rispetto al Dynapack, però ho tutta un’altra capienza, inoltre questa è una borsa vera e propria che posso staccare dalla bici e portarmela in giro.

topeack mtx topeack mtx topeack mtx

 

Con queste due bag riuscirei ad avere circa una trentina di litri di volume, che dovrebbero essere sufficienti per portare tutto lo stretto necessario.

Per ora mi fermo qui anche se so che ci saranno altri accessori quali una borsetta da mettere sopra il tubo orizzontale ed una sacchetta sottosella.

 

shit appens

2013…SHIT HAPPENS

E’ ormai arrivato il 2014 e come sempre succede capita di ripensare all’anno passato.

Il 2013 è stato sicuramente un anno “intenso”…ricco di cambiamenti e di emozioni.

Purtroppo si tende, o almeno così tendo a fare io, a ricordare di più i fatti negativi piuttosto che quelli positivi…e nel 2013 ce ne sono stati molti. Molte delusioni, sia professionali che personali…molte persone che si sono rivelate diverse da ciò che credevo. Purtroppo ho il vizio di “sopravvalutare” chi ho davanti e questo rischia spesso di portare a delle delusioni.

Passato però il periodo delle sconforto non si può non apprezzare il fatto di aver ingoiato una medicina dal gusto amaro…ma pur sempre una medicina. Una medicina che ti apre gli occhi sulla realtà delle cose…che bisogna comunque vedere prima o poi…per cui…meglio prima che dopo 😉

Solamente tra qualche anno potrò guardarmi indietro e collegare i puntini per vedere che cosa ne è venuto fuori…al momento non posso fare altro che lasciarmi dietro questo “pesante” 2013 e vivermi serenamente questo 2014 con tutto ciò che vorrà riservarmi, però con la consapevolezza di cercare di non commettere più gli errori compiuti nel passato.

Riguardandomi Forrest Gump credo che, a mente serena, il 2013 potrebbe essere riassunto dalla frase che lo stesso Forrest suggerì al grafico dopo che quest’ultimo lo avvisò di aver appena pestato una merda

Grafico: Hey, hai appena pestato una grossa merda di cane!!!

Forrest: succede…

Grafico: cosa? …la merda?

Forrest: …a volte.

Questo per dire che non può andare sempre tutto bene, ma non per questo bisogna fermarsi…lo si archivia e si va avanti 😉

Così è stato il 2013…shit happens

society google-glass

GOOGLE GLASS

GOOGLE GLASS!

Ci sto dietro già da un pò ed ormai il progetto è maturo.

Sembra che in primavera verranno commercializzati i fantascientificisuperfighissimi GOOGLE GLASS, gli occhiali di Google con la “realtà aumentata”.

Si tratta di un device eccezionale…dotato di GPS, videocamera HD, fotocamera e tutto ciò che potete trovare su uno smartphone diventerà molto probabilmente il “desiderio” di moltissimi utenti.

In bici si potranno vedere tutti i parametri fondamentali quali velocità, distanza, percorso e pulsazioni; si potrà ricevere e-mail, sms, rispondere al telefono, fare video e foto semplicemente con comandi vocali e senza staccare le mani dal manubrio!

Insomma…fantascienza!

Si potrà anche ricevere in tempo reale la traduzione di ciò che si vede…sembra impossibile.

Qui sotto un video un pò datato ma che ne spiega il funzionamento…e sotto altri più recenti.

Visto che dovrò cambiare gli occhiali da bici, comprare una action camera…perchè non prendere direttamente i Google glass?!?!

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In MTB al Crò sulla neve

AL CRO’ SULLA NEVE

Bellissimo giro sulla neve delle nostre zone!

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Ieri ha nevicato a bassa quota ed oggi non potevamo perdere l’occasione di andare a pedalare un pò sulla neve fresca. Insieme ad altri 3 amici, Fabri, Paolo e Luca, chi con la bici da cx (ciclocross) uno con la 26 ed io con la 29er siamo partiti da Pinerolo per andare in direzione di Porte (statale 23 per il Sestriere), e da lì abbiamo iniziato a salire, su asfalto, per San Benedetto dove inizia lo sterrato che porta al belvedere sopra Pramartino.

Dall’inizio dello sterrato abbiamo pedalato nella neve fresca e vergine (non era passato nessuno prima di noi), diciamo tra i 5 e i 10 cm in un’atmosfera che solo la neve sa creare…silenzio, rumore della neve che si schiaccia sotto le ruote e ogni tanto qualche blocco di neve che si stacca dagli alberi e cade giù facendo un tonfo ovattato.

cro2Arrivati a Pramartino abbiamo preso la strada sterrata per il Crò, strada più battuta per via dei fuoristrada che la percorrono. Nemmeno da dire che il paesaggio era fiabesco 😉

Arrivati alla nostra meta del giorno, il bar del Crò, pausa con un meritato cappuccino e brioche e poi via…di ritorno a casa.

Mancavano solo le Fat bike…oggi sarebbero state a loro agio in tutta quella neve 😉

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CHECK POINTS “GIRO DELLE REPUBBLICHE MARINARE”

Giro delle Repubbliche Marinare

Ecco i  CHECK POINTS:

repubbliche marinare1

!!! NEWS !!!
RIDISEGNATA LA MAPPA DEI CHECK POINTS :
N° 01 GALZIGNANO TERME (PD)
N° 02 MOTTEGGIANA (MN)
N° 03 FIORENZUOLA D’ARDA (PC)
N° 04 SANTO STEFANO D’AVETO (GE)
“A SORPRESA” CASE CORNUA (GE)
N° 05 GENOVA – QUARTO DEI MILLE
N° 06 BORGHETTO DI VARA (SP)
N° 07 PISA – PIAZZA DEL DUOMO
N° 08 SUVERETO (LI)
N° 09 MARSILIANA (GR)
N° 10 VEJANO (VT)
N° 11 ARDEA – LIDO DEI PINI (ROMA)
N° 12 FORMIA (LT)
N° 13 CASERTA – PALAZZO REALE
N° 14 MAIORI (SA) – COSTIERA AMALFITANA (nella foto)
N° 15 AVELLINO
N° 16 MORCONE (BN)
N° 17 TRIVENTO (CB)
N° 18 FOSSACESIA MARINA (CH)
N° 19 SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
N° 20 ANCONA – POGGIO DEL CONERO
N° 21 PESARO – FIORENZUOLA DI FOCARA (San Baronto)
N° 22 SAN PIETRO IN VINCOLI (RA)
N° 23 ADRIA (RO)
N° 24 VENEZIA – MESTRE

forrestGump Onestà

Perchè l’onestà è ormai l’eccezione?!

Onestà

Non so se all’estero sia così come in Italia, ma perchè ormai l’onestà viene considerata l’eccezione e la scorretta la norma?

Siamo così abituati ad essere “guardinghi” verso il prossimo, per paura di essere fregati, che quando qualcuno compie un NORMALE gesto “corretto” ci sembra di assistere ad un miracolo.

Giorni fa, in vacanza nella bellissima Bologna, con la nostra combriccola di amici – eravamo in 13 – siamo andati a cenare in un bel localino di cui faccio il nome perchè se lo merita proprio…il CINQUE50.

Ottima cena a base di piatti tipici bolognesi dall’antipasto al dolce…tutto innaffiato con San Giovese, ma poi ne parlerò meglio nella categoria “Hungry”….comunque…conto finale.

Facciamo i calcoli e notiamo che non ci hanno messo in conto un piatto del valore di circa 10€…bene, senza nemmeno pensarci, andiamo a pagare e segnaliamo la dimenticanza pagando questi 10€ in più rispetto al conto presentatoci…con questo gesto siamo diventati, per i proprietari, dei modelli da seguire, degli esempi, un gesto che vale molto più di 10€…questi sono solo alcuni dei molti apprezzamenti ricevuti per questo gesto che dovrebbe, invece, essere semplicemente…NORMALE.

Ma è possibile che sia così abituale essere “disonesti” che quando qualcuno non lo è diventa un’eccezione?

Questo non è normale, purtroppo, ed è lo specchio di questo paese in cui molti gridano all’ingiustizia…ma non per il fatto in se, quanto per non averla potuta compiere loro stessi…

Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta. ..cit Benedetto Croce

 

KELLY McGarry RED Bull Rampage 2013

KELLY McGARRY RED BULL RAMPAGE 2013

KELLY McGARRY RED BULL RAMPAGE 2013

Uno dei back flip più lungo della storia!

Il video integrale dell’impressionante discesa, in soggettiva, di Kelly McGarry al RED BULL RAMPAGE 2013, in cui compie uno dei back flip più lunghi della storia attraversando completamente il Canyon Gap di 23 metri… che gli varrà la medaglia d’argento finale!

Da brivido!!!