Parto dalla fine dicendo che….ce l’ho fatta!
E’ stato tutto perfetto, un viaggio fantastico di una settimana solo con me stesso, il sole, la musica, la mia ombra, le innumerevoli albe e tramonti ed i bellissimi paesaggi della nostra penisola.
Paradossalmente non è stato faticoso…sarà stata la sensazione di libertà data dal vento in faccia ma ancora adesso non mi capacito di come potessi pedalare per tutto il giorno senza accusare stanchezza, anzi, pedalavo più forte a fine giornata che al mattino.
Ci sono state giornate con bel tempo ed altre con brutto tempo, ma dopo le giornate di pioggia passate al Tuscany trail, niente ormai mi spaventava più….come dice Baden Powell “non esiste cattivo tempo ma cattivo equipaggiamento”…ed il mio equipaggiamento era perfetto! Avrei potuto stare per delle ore sotto l’acqua senza bagnarmi neppure i piedi.
La mia “Poderosa” Litespeed è stata perfetta, non ha mai avuto il minimo problema tecnico, mai un salto di catena in 2200 km…merito anche di chi mi ha fatto la messa a punto… grazie Bikecafe di Pinerolo 😉
Sulla fine mi sono fatto una media di 320 km al giorno con un tappone finale di 500 km da Pescara a Venezia…incredibile.
E’ stata un’esperienza che sicuramente mi rimarrà dentro, indelebile.
Ora mi accingo a descrivere brevemente le singole giornate così da dare informazioni a chi le desidera e avere memoria storica di questo bellissimo viaggio.
Buona lettura…
Bene…ci siamo…ormai sono in ballo e bisogna ballare.
Quando quest’inverno mi imbattei in quest’avventura la presi un pò alla leggera, ma ora non ci si poteva più tirare indietro, e dopo gli esperimenti del Tuscany, era ora di mettersi veramente alla prova.
La sera prima della partenza si cena tutti insieme e mi trovo circondato da randonneur con grande esperienza, chi ha fatto la mitica Paris – Brest – Paris, chi la 1000 miglia…e invece quando chiedono a me? Rispondo che non ho fatto mai nulla del genere prima…al massimo 150-180 km…e mi guardano come se fossi un matto. Per di più dico loro che la farò in solitaria e senza usufruire del servizio di “bag drop”, un utile servizio con cui ti puoi far portare a 2 tappe – i 700 e 1400 km – dei bagagli così da poter viaggiare più leggero…e mi guardano sempre più come fossi un matto…o un pirla…dipende dai punti di vista 😉
A me però piace il motto…”se vuoi fare il leone…fallo almeno incazzato”.
Vi dico solo che il roadbook era un libro di 30 pagine!!!
Il mattino seguente è il grande giorno…mi aspettano 2200 km e 20000 m. di dislivello…ma per fortuna la prendo alla leggera ma con la giusta determinazione e concentrazione…del resto io non lo vedo come 2200 km ma piuttosto come un viaggio di una settimana in bicicletta 😉
Si parte alle 10…è una bellissima giornata…persino troppo calda per pedalare tutto il giorno sotto il sole. I primi 300 km – qui ormai si parla di centiania di km per volta – sono quasi totalmente piatti, solamente un breve colle di 4 km dopo il primo checkpoint spezzerà un pò la monotonia della pianura padana.
Si parte subito forte! Nei primi km ci alterniamo alla testa del gruppo di 60 pazzi scatenati io ed il mio amico Piero Rivoira, grande esperto di ultra cycling che è venuto qui per allenarsi in vista della transcontinental race (3300 km da Londra a Istambul), con medie decisamente alte per il tipo di evento…35-38 km/h non sono pochi pensando di farne 2200.
Passiamo i vari checkpoint, i km vanno via veloci…mangio poco, e questo non va bene, arrivo ai 190 km e non sto benissimo…brividi ed un pò di nausea…piccolo colpo di calore. Finchè sto fermo non miglioro quindi…meglio pedalare. Infatti dopo una trentina di km a velocità più tranquille (30 km/h) mi riprendo e passa tutto.
Gli ultimi 100 km li facciamo nei luoghi verdiani, Soragna, Busseto e finalmente in serata arriviamo al traguardo di giornata.
Arriviamo a Fiorenzuola D’arda, 3° checkpoint di giornata, verso le 21 e , come avevo preventivato prima della partenza, mi cerco un hotel ed un ristorante. Tutti continuano a pedalare per tutta la notte, ma io non sono abituato a farlo e preferisco gestirmi le forze, mangiare bene e dormire bene. Dopo aver mangiato una buona pizza e bevuto un’immancabile birra media vado a dormire e punto la sveglia sulle 4:30…il giorno dopo è uno dei più duri. Mi aspettano 260 km e circa 5000 m di dislivello.
Domani capirò come andrà questo Giro delle Repubbliche Marinare e soprattutto se sarò in grado di portarlo a termine oppur no.
Buona notte 😉